I mercatini rionali, gli odori di fritto e l'inconfondibile idioma della Mangiaracina investigazioni, tornano nell'ultimo romanzo noir di Valentina Gebbia, che rende omaggio al Borgo Vecchio, amato quartiere dove continua a vivere. Un mondo dove l'illegalità è quotidiana, la disoccupazione creativa, il parcheggio sui marciapiedi una consuetudine e dove vivono immigrati africani e asiatici. In piena notte il quartiere viene scosso da un omicidio plateale: Mistral, avvenente giovane di Capo Verde, viene trucidato con una motosega. Nei guai finisce don Fofò, tirchissimo proprietario dell'arma del delitto, e marito della signora Provvidenza, amica impicciona di mamma Mangiaracina. I fratelli Terio e Fana, vengono coinvolti nelle indagini che si dipaneranno svelando un mondo sommerso di carnalità e intrallazzi, tra lo scirocco palermitano e il maestrale che tutto mette sottosopra, figli illegittimi e una pala di Raffaello.
Mentre don Fofò, ad ogni interrogatorio, finanche col suo difensore, aggrava la propria posizione, i fratelli indagano, tra una mangiata di cicirelli e un bicchiere di nero d'Avola, scoprendo di volta in volta, l'esuberante sensualità di Mistral, capace di far girare la testa a uomini e donne. Il libro più maturo della Gebbia, da leggere sotto l'ombrellone per sorridere amaro.
Roberto Mistretta
