Molly Gray è tornata. Lavora ancora nel lussuoso hotel a cinque stelle Regency Grand, non è più una semplice cameriera (è diventata governante), ma è sempre la solita Molly. Tanto precisa, quasi maniacale, nel lavoro, quanto piacevolmente ingenua e maldestra nel gestire i rapporti sociali. In questo nuovo romanzo, “L’ospite del Mistero”, la troviamo suo malgrado coinvolta in un nuovo caso d’omicidio. La vittima è il famoso scrittore JD Granthorpe che, poco prima di un annuncio sorprendente, crolla a terra nella sala da tè dell’hotel davanti a fan, giornalisti e personale. Immediatamente si scopre che si tratta di avvelenamento e i sospetti ricadono sulla giovane assistente di Molly che, decisa a scagionare la ragazza e salvaguardare la reputazione del Regency, non esita a tornare in azione e collaborare ancora una volta con la detective Stark, già conosciuta nella precedente indagine. Arrivare alla soluzione del mistero, tuttavia, non sarà per nulla semplice e la costringerà a confrontarsi con il suo passato, a scavare dentro di sé, svelando situazioni e retroscena dolorosi della sua infanzia quando la nonna lavorava come domestica proprio per la famiglia dello scrittore.
Come già nel precedente “La cameriera”, anche in questo romanzo la trama funziona, il ritmo è incalzante e c’è il giusto equilibro fra situazioni divertenti e momenti dove tensione e suspense s’impennano. La scrittura è scorrevole e i dialoghi, a tratti surreali, non suonano mai artificiosi. Insomma, c’è tutto quello che ci aspetta da questo genere di lettura, un giallo eccentrico e misterioso, leggero, ma assolutamente mai banale. Una narrazione e un’indagine alla Agatha Christie, ricca di depistaggi e false piste. Segreti da svelare, rivelazioni sorprendenti, indizi e deduzioni. Tutti ingredienti che già da soli sono una garanzia, ma per i più esigenti c’è Molly. Il suo modo di guardare il mondo con occhi diversi, sensibile, determinata e al tempo stesso vulnerabile. Un’eroina fuori dagli schemi e, proprio per questo, indimenticabile.
