“…dopo che ho letto questo romanzo la Zona per me è stata il campo di concentramento di Birkenau quando mi han raccontato che, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, dei civili entravano abusivamente nel campo e scavavan delle buche per cercare i tesori sepolti dagli ebrei, e trovavano invece delle bottiglie con dentro delle testimonianze di quelli che erano morti (i cosiddetti rotoli di Auschwitz); dopo che ho letto questo romanzo le Zone sono, nella mia testa, i cosiddetti Centri di permanenza temporanea, che adesso credo abbiano cambiato anche nome, ma qual è il nuovo io non lo so, i quali Centri di permanenza temporanei sono dei posti che, quando ci penso, mi vien sempre in mente una targa che c’è in stazione a Pistoia, targa che ricorda la Seconda guerra mondiale e i cui estensori auspicano che il mondo, dopo il sacrificio della Seconda guerra mondiale, sia un mondo senza fili spinati”.
(dalla prefazione di Paolo Nori)
Arkadi e Boris Strugatzki
PICNIC SUL CIGLIO DELLA STRADA
traduzione di Luisa Capo
prefazione di Paolo Nori
miniMARCOS
336 pagine, 10,00 euro
Marmont, una cittadina come tante. Oltre la periferia, al di là di hangar e capannoni, si estende un territorio magico e pericoloso. È la Zona: pullula di oggetti sconvolgenti. Sono gli avanzi di una civiltà aliena, di passaggio tra le galassie, dopo un picnic sul ciglio della strada. Accumulatori eterni, gusci energetici, antigravitometri: strumenti di grande valore scientifico ed economico, prede di studiosi e trafficanti. I giovani più spavaldi di Marmont si improvvisano ‘stalker’; rischiano la vita nella Zona in cerca di tesori da rivendere. Stalker rapido, fortissimo e deciso, Red Schouart, in arte Roscio, è pronto a spingersi dove nessuno aveva mai osato. Ma non sono né la ricchezza, né il potere, né la verità che premono a Roscio. È il brivido estremo della sfida, il desiderio di ‘bucare’ lo schermo del possibile che lo spingono a trasgredire le leggi – fisiche e morali – di una comunità pavida e corrotta. Questo romanzo è un gioiello della letteratura fantastica di tutti i tempi: lo ‘Stalker’ e la ‘Zona’ sono diventati veri e propri archetipi
La grande idea della Zona piena di rischi e meraviglie dove si avventurano gli Stalker ha reso questo romanzo una pietra miliare.
Con il suo potere suggestivo a largo raggio, Picnic sul ciglio della strada ha ispirato tanto un film raffinato come Stalker di Andrej Tarkovskij quanto una serie di videogiochi molto popolari: S.T.A.L.K.E.R. (Shadow of Chernobyl, 2007; Clear Sky, 2008, Call of Pripyat, 2009).
Negli Stati Uniti e in Giappone è appena stato ritradotto con successo, in Inghilterra, la scorsa primavera, era in tutte le vetrine delle librerie.
In Francia l’ha riproposto Gallimard, accanto a È difficile essere un dio, da cui Aleksej German ha recentemente tratto un film.
Un riconoscimento internazionale crescente e più che meritato per questi grandissimi scrittori, che usano al meglio le risorse della fantascienza per raccontare storie universali.
Picnic sul ciglio della strada è un romanzo d’azione, di pensiero, di sogno; della vita che tocca l’estremo.
Un capolavoro da leggere e rileggere.