WW (DiRottamenti) – Magari piovessero libri

Per tutto ottobre, pioveranno libri. Questa almeno è l’intenzione del Centro per il libro e la lettura che, per il terzo anno, sta cercando di mettere insieme tutti gli eventi sparsi per la penisola che abbiamo a che fare con la carta stampata, in Ottobre, piovono libri (www.ilpianetalibro.it).

I luoghi dovrebbero essere 630, gli eventi circa 900: maratone di lettura e cacce al tesoro, letture condivise nei centri anziani e filastrocche animate negli asili nido, gruppi di lettura nelle carceri e negli ospedali, bookcrossing. Ci saranno anche biblioteche che si trasferiranno in centri commerciali o negli autobus, si terranno lezioni magistrali, presentazioni di libri e reading, mostre bibliografiche, notti bianche dei libri e weekend letterari in agriturismo, per finire con rassegne di genere (giallo, noir, fumetti) e festival. Il programma appare ambizioso.

A me viene un po’ da sospirare.

Perché gli appuntamenti culturali si moltiplicano, si moltiplicano librerie e sconti negli acquisti. E gli italiani si ostinano a non leggere (ma quanto scrivono, accidenti). I soldi non c’entrano, perché basterebbe andare in biblioteca o sfruttare il bookcrossing. E comunque i tascabili costano meno di una birra a un happy hour milanese (e quello invece fa il pienone).

La contraddizione è che invece si moltiplicano i ragazzi che vorrebbero lavorare nel mondo della cultura. E poiché credo che il livello in giro sia bassino, non mi stancherò mai di consigliare master e corsi: le Università, a cominciare da Pisa, Urbino, Roma, Milano, Torino, si stanno seriamente impegnando nella formazione di traduttori, esperti in archivistica, organizzatori di eventi culturali. E ahimé anche giornalisti.

Aspettiamo un corso che formi “persuasori” alla lettura. Sarebbe la svolta.

Intanto facciamo la nostra piccola parte: non perdetevi, per esempio, La figlia dello straniero, della statunitense Joyce Carol Oates (Mondadori, 20,00 euro). Non soltanto perché parla di violenza sulle donne e ha una protagonista straordinaria. Ma per la tecnica di scrittura. E per la sua qualità (anche della traduzione, ovviamente: è di Giuseppe Costigliola).

valeria palumbo

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