I cieli di Philadelphia – Liz Moore



Liz Moore
I cieli di Philadelphia
NN Editore
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Liz Moore ci fa conoscere Kensington, una delle zone più malfamate e devastate dall’uso di droghe di tutta Philadelphia, ma per farlo non si serve del solito binomio poliziotto buono con fratello delinquente. Infatti in “I cieli di Philadelphia” le protagoniste sono due ragazze, una poliziotta, Michaela detta Mickey, e la sorella Kacey, ormai persa da anni nel gorgo dell’eroina e della prostituzione.
Con l’alternarsi fra l’allora e l’adesso, l’autrice è brava nel mostrarci come avere una madre e un padre entrambi tossicodipendenti, non ti lascia molta speranza di avere una vita normale, anche se sei in una famiglia irlandese. In questa famiglia c’è anche una nonna, che è quanto di più lontano dagli stereotipi si possa immaginare. Gee ha sofferto molto per la figlia, e cerca in tutti i modi di far capire alle due nipoti che là fuori ci sono solo lupi. Così maltratta le ragazzine, è anaffettiva, arriva a impedire a Michaela di iscriversi all’università.
Mickey diventa così una poliziotta, ma anche fra i suoi colleghi ci sono i lupi, non crediate agli eroi con i distintivi. Un lupo lo incontra anche lei, ma è convinta sia un angelo, perché è il primo uomo che bacia a diciott’anni, mentre la sorella ha baciato un ragazzo per la prima volta a dodici anni. Mickey e Kacey, il sole e la luna, le due facce della stessa medaglia, che non potrebbe esistere senza entrambe. E infatti Mickey controlla Kacey, che si prostituisce per strada, si preoccupa e va a cercarla quando sparisce.
E poi c’è Thomas, il piccolo figlio di Mickey, la sua ragione di vita, il suo raggio di sole nelle giornate gelide di dicembre. E quanto è difficile fare la poliziotta da mamma single, e lasciare tuo figlio nelle mani di baby sitter improvvisate.
Mickey però è in gamba, e infatti si accorge per prima che a Kensington c’è un omicida seriale che uccide le prostitute. Il suo primo pensiero è per la sorella, e per ritrovarla si caccia in situazioni molto rischiose.
“I cieli di Philadelphia” si legge come se fosse un film che scorre davanti ai nostri occhi, e Mickey è la versione giovane, donna e ancora incorrotta del Travis di “Taxi driver”. Dall’auto si vedono solo case abbandonate, negozi-tutto-a-un-dollaro e bar sporchi e mal frequentati. Eppure anche a Kensington a volte arriva un filo di speranza, e chi è bravo ad aggrapparcisi può avere salva la vita.

Raffaella Bianchi

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