Venezia 1902, i delitti della Fenice



Davide Savelli
Venezia 1902, i delitti della Fenice
Todaro
Compralo su Compralo su Amazon

Venezia 1902 , i delitti della fenice.
Sulle tracce di un serial killer nella Venezia del romanticismo
Venezia, nel periodo del romanticismo, una città bellissima dove ancora si respirano la ricchezza e i grandi fasti di un passato non troppo lontano, ma che nelle sue fondamenta è rosicata dai troppi anni di incuria e di scarsa lungimiranza. Una capitale di cultura ed arte dove si scontrano i voli pindarici di coloro che guardano al futuro, senza però avere solide fondamenta, e la concretezza di coloro che lottano per conservare la bellezza e le opere del passato.
Una città cosmopolita, che attrae turisti e affaristi da tutto il resto d’Europa e diventa tappa fondamentale per i ricchi stranieri che scendono in Italia per seguire le orme dei grandi artisti del passato seguendo lo spirito del romanticismo.
È in questa splendida e vivida cornice che si muovono i personaggi creati da Davide Savelli, in una racconto innescato da un brutale ed efferato omicidio, primo atto del libro, che pur tratteggiando la trama in perfetto stile romantico, rivela senza alcun dubbio, sin dall’inizio, la brutalità dei crimini e la perversione dell’animo umano di cui si andrà a indagare la natura.
L’investigatore in questo caso è il concreto e umanissimo commissario Guido Bordin, serio e disciplinato, con un istinto eccellente, nel quale ha imparato a credere ciecamente. Non un eroe, ma un semplice uomo di legge con un passato doloroso alle spalle e tanta umanità, che però riesce a scorgere, grazie al suo intuito, una trama più complessa dietro ai fatti criminosi e brutali in cui si imbatte.
Spinto dai suoi superiori a chiudere rapidamente le indagini, per non scatenare il panico in una città che vive principalmente di turismo, e quindi vede messa in pericolo la sua principale fonte di introiti, non si lascerà sviare dal seguire il suo fiuto, lanciandosi nella caccia di quello che sa essere, senza alcun dubbio, un omicida seriale.
Contrapposta alla sua concretezza c’è invece la storia di ideologie e illusioni in cui vive l’assassino, co-protagonista in questa narrazione: un vero personaggio romantico, che da un trauma infantile crea una sua visione parallela della vita che lo porterà pian piano a scoprire e mettere in atto le sue più oscure perversioni, con lo scopo di librarsi oltre la sua condizione di umanità…
Venezia 1902 , i delitti della fenice è un romanzo veramente avvincente, che nella scelta narrativa e nella sua trama, pur rimanendo un  giallo pieno di colpi di scena, cala il lettore nell’epoca piena di chiaroscuri che è l’ inizio del ‘900, dove i grandi ideali romantici iniziano a scontrarsi con la concretezza degli uomini moderni, o forse, semplicemente, con la dura realtà.

 

Diana Perazzolo

Potrebbero interessarti anche...