Milano nell’immediato dopoguerra. Un giovane viene ucciso per strada in quella che sembra da subito un’esecuzione. Testimone un bambino, il piccolo Luigi, che dalla finestra di casa assiste atterrito a quella scena di sangue. Una nuova indagine per la coppia investigativa Maugeri-Valenti, un caso spinoso che si affianca all’indagine sulle numerose rapine alle gioiellerie milanesi. Due fatti apparentemente scollegati tra loro ma che forse, in una Milano fredda e imbiancata dalla neve, hanno qualcosa in comune.
Fuvio Capezzuoli è un abile maestro del giallo. E’ capace di far rivivere la Milano di un tempo che appartiene ormai alla storia, contestualizzandola in un periodo dalle forti tensioni sociali, in cui le conseguenze della seconda guerra mondiale sono per certi versi ancora irrisolte. Milano diventa quindi una coprotagonista viva, essenziale, che affianca fin da subito le vite dei personaggi che popolano questo romanzo e ai quali, nonostante alcuni facciano parte dei “cattivi”, pure ci si affeziona.
Un escalation di fatti tiene alta la tensione narrativa, coinvolgimenti inaspettati e delittuosi condiscono le pagine che scorrono via veloci, in un 1948 segnato da una campagna elettorale dagli esiti incerti per il futuro del Paese.
“...A Maugeri venne in mente un manifesto che, durante la guerra, ricordava a tutti il pericolo che si correva, parlando, di divulgare notizie a spie nemiche. ‘TACETE! IL NEMICO VI ASCOLTA!’ e la scritta si sovrapponeva all’immagine di un uomo dall’aria sospetta, intento a captare frasi imprudenti...”
E così tra sparatorie e appostamenti, tra portinaie e odontotecnici, tra Topolino con parafanghi ammaccati e coinvolgimenti nello spionaggio internazionale, c’è uno zoppo che si aggira per le vie di Milano, con le idee ben chiare in testa, un suo progetto criminale e il grilletto facile.
Non sarà un caso come gli altri per il commissario Maugeri ma sarà un giallo sicuramente da leggere.
foto di copertina
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