Un giorno di calma apparente – Arwin J. Seaman



Arwin J. Seaman
Un giorno di calma apparente
Piemme
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Eccoci al secondo episodio della saga dedicata all’isola di Liten, un’isola immaginaria che si trova tra Svezia e Danimarca, collegata da un traghetto a Malmö. Era un posto tranquillo fino a che una misteriosa serie di omicidi l’aveva portata alla ribalta della cronaca. E adesso, a distanza di pochi mesi, si apre una nuova indagine. Al centro della storia c’è di nuovo Malin Dahlberg, la figlia di Owe capo della polizia locale. O meglio al centro si trovano i video della ragazza, provocatori e dissacranti. Åke è un giovane abitante dell’isola, uno dei tanti che non ama Malin per il suo atteggiamento fuori dalle righe. Nel tentativo di sbeffeggiarla, imitando un suo video, però muore cadendo da una rupe. Sarà stato davvero un incidente? Malin è convinta di no ma anche Henning Olsson, il responsabile della scientifica che viene dalla terraferma, è dello stesso parere. Riuscirà Olsson a scoprire il colpevole?

In questo nuovo episodio ritroviamo tutti i protagonisti che avevamo già conosciuto nel precedente. Ci sono Henning l’acuto scienziato, Annelie Lindhal la poliziotta sua ex fidanzata che vive a Liten, Kay Bak l’agente fotografo, Owe Dahlberg il burbero capo della polizia, Carola Norgren il medico legale, la famiglia Andersson, l’esercito di Malin, ovvero il gruppo di donne che protegge Malin e ovviamente Malin.

Ed è proprio Malin la regina indiscussa dell’isola e della narrazione. Tutto ruoto attorno a lei, ai suoi video, al suo desiderio adolescente di emergere dall’anonimato, al suo bisogno di essere “diversa” e di ottenere like per contare in un mondo dove l’apparenza è tutto.

La popolazione dell’isola è divisa in due, tra chi ama e protegge la ragazza, scusandola per tutto, e chi invece la odia per il suo comportamento eccessivo e perché ha messo in cattiva luce Liten.

Malin è una adolescente in crisi di identità, non sa chi è e dove vuole arrivare. L’isola le va stretta con i suoi ritmi sempre eguali, con i suoi paesaggi fin troppo noti. Il suo rincorrere a tutti i costi i like per i video che posta sui profili social è l’indice di un vuoto interiore, di un malessere che la rende la vittima principale della narrazione e non solo perché qualcuno cercherà di ucciderla. Malin è ormai prigioniera del suo ruolo di cattiva ragazza, di istigatrice, di calunniatrice e tutto ciò che fa sembra ritorcersi contro di lei e la morte del suo migliore amico, avvenuta nel primo episodio, l’ha resa ancora più cupa e arrabbiata con il mondo.

Gli altri personaggi al suo confronto risultano quasi sbiaditi e sfuggenti, Da un lato ci sono quelli che la proteggono, alcuni per affetto, come il padre e il gruppo di donne che fa le veci della madre morta, e altri per dovere, come le forze di polizia. Dall’altro ci sono gli odiatori. ovvero buona parte dei ragazzi e del resto degli abitanti dell’isola. e in particolare gli Andersson che la ritengono responsabile di tutte le disgrazie avvenute ultimamente nell’isola.

E poi ci sono i segreti di un piccolo luogo dove tutti si conoscono eppure qualcosa sembra sfuggire. Segreti e rancori sono il perno della trama che ci offre un finale che è già preludio per un nuovo capitolo.

Cristina Bruno

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