“Ansia di vivere”. Dovessi definire quello che anima Louise, la protagonista di Benzina, l’ultimo giallo di Nicola Pera della raccolta “Cattive strade” MdS editore, non saprei trovare una definizione più calzante. Una donna gracile, forse bruttina capace di plagiare il suo compagno di viaggio fino a coinvolgerlo in rapine e omicidi. Un viaggio iniziato da Trieste senza una meta precisa che si trasforma in una fuga lungo tutta la penisola, a bordo di una introvabile 128 che resta spesso senza benzina.
Gli incantevoli paesaggi del nostro sud, raccontati con gli occhi intossicati dalla insofferenza dei due emarginati, perdono ogni fascino e bellezza e diventano sfondo afoso e sudaticcio del loro viaggio. Quando la paura di essere catturato inizia a traspirare dai pori di lui e Luise ne avverte l’odore, non soltanto non sente il bisogno di rassicurarlo ma lo taccia di codardia. Questa eroina del pulp sembra animata dal piacere distruttivo e autolesionista di chi si sente rifiutato senza mai aver voluto essere accettato.
Un viaggio, un racconto nel quale il lettore non può fare a meno di riconoscere quella parte inconfessabile dell’animo umano che tutti abbiamo e che tante volte abbiamo lasciato correre soltanto nella fantasia. Prendere quello che la vita non ti ha concesso, quando in fondo è solo fortuna nascere in una famiglia agiata, oppure avere un bell’aspetto e tu capisci che non avrai le stesse opportunità, che non si gioca ad armi pari. Allora una pistola può fare la differenza.
Nicola Pera Vive a Livorno ha pubblicato
“La fine del tempo” 2014,
“Acque Sporche” 2015,
“Amerikana” 2016.
“ Benzina” nel 2017
