Brivido – Allie Reynolds



Allie Reynolds
Brivido
Piemme
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‘Adrenalinico’ è l’aggettivo appropriato per definire Brivido, primo romanzo di Allie Reynolds già divenuto un best-seller internazionale. Adrenalinico come lo sport che fa da sfondo alla vicenda, lo snowboard in half-pipe, che in inglese vuol dire letteralmente ‘mezzo tubo’ ed è in effetti un gigantesco tubo tagliato a metà con le pareti di ghiaccio in cui gli amanti dello snowboard compiono le loro spericolate evoluzioni.
Proprio quattro ex-campioni di questo sport più la moglie di uno di loro si ritrovano dieci anni dopo la loro ultima gara sullo stesso ghiacciaio delle Alpi francesi in cui dieci anni prima avevano condiviso allenamenti e vicende sentimentali.
Apparentemente i cinque si ritrovano per una rimpatriata tra vecchi amici, ma dalla prima pagina si capisce che qualcosa di tragico e oscuro è accaduto dieci anni prima legato alla sparizione della sorella di uno di loro in quello stesso luogo. Sparizione che la polizia ha archiviato come un incidente di montagna, ma che ha risvolti molto più inquietanti dal momento che il cadavere non è mai stato ritrovato e che i cinque, o almeno qualcuno di loro, sembra coinvolto nella sparizione e sembra aver attirato lì gli altri per sottoporli a un macabro gioco.
L’autrice è un’ex-campionessa di snowboard trasferitasi in Australia dove ha scambiato la tavola da neve con la tavola da surf e il racconto si dipana su due piani paralleli, quello attuale e quello di dieci anni fa.

La narratrice, Milla Anderson, ci trasporta sulle ripide pareti dell’half-pipe per accompagnarla nei suoi salti mozzafiato. Tuttavia il racconto del presente, che avviene in prima persona all’indicativo presente per coinvolgere maggiormente il lettore, è molto più minaccioso delle pareti dell’half-pipe: un nemico sconosciuto si nasconde tra le pareti del relais ad alta quota. 
Sono davvero i cinque i soli ospiti fuori stagione di quello strano albergo privo di personale o una presenza giunta dall’aldilà sta cercando di terrorizzarli?
Tranquilli, nulla di sovrannaturale, alla fine scopriremo che il colpevole è del tutto umano e ci sembrerà di rivivere l’atmosfera di Dieci piccoli indiani e come nel capolavoro di Agatha Christie nessuno potrà dirsi innocente.

Rita Garzetti

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