Il delitto della vedova Ruzzolo – Alessandra Carnevali



Alessandra Carnevali
Il delitto della vedova Ruzzolo
Newton Compton
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Un nuovo atteso giallo con  come protagonista Adalgisa Calligaris, commissario di polizia brusca ma sottile, fanatica del suo lavoro  ma due righe di presentazione della azzeccata eroina della Carnevali e interprete dei suoi  spassosi romanzi  ci vogliono  lo stesso, no? 
Dunque : Adalgisa Calligaris, efficace, sottile  e stimata commissario di Rivarosso,  piccola città umbra che, per chi la conosce, pare la copia sputata di Orvieto, patria dell’autrice. 
Un commissario molto speciale  la Calligaris e che, come ci spiega  sua “mamma creatrice”, si veste come le pare. Comoda, comoda, e non “griffata”. E allora? Sbotterebbero a Orvieto scuotendo le spalle.  Intanto  Adalgisa, dopo aver superato alla grande  i soliti  complessi adolescenziali, s’ è messa a studiare di “buzzo buono”,  ha superato al volo tutti gli ostacoli, è entrata in polizia  e , non paga, ha fatto una bella carriera.  Ma, e ve lo dico in un orecchio e perché no? Visto che tutto fa brodo, qualche volta anche servendosi di brillanti  escamotage od originali mezzi investigativi.
Senza contare che, diversamente dalle poliziotte star televisive col fisico da copertina che fanno e sanno tutto , Adalgisa invece é “normale”. Molto! Bruttina direste? No, forse un po’ cicciottella”,  ma insomma  una normale donna di mezz’età come tante che vediamo ogni giorno per strada. La riposante  testimonianza della normalità di questi tempi in cui si guarda solo ai social e all’immagine proposta degli influencer.  E tuttavia ha come migliore amica, la famosa e acclamatissima fashion blogger locale, la bella, seducente e sensuale (ma intelligente)  Paris Picchi.
Adalgisa poi è  anche molto felicemente sposata  con l’impacciato, garbato ma dagli “inutili occhi azzurri” Gualtiero Fontanella, magistrato, ex primo procuratore,  ora finalmente in pensione e  a fare quello che gli piace di piu…
Ma ora  basta parlare di lei e torniamo invece alla trama.
Questa volta a Rivorosso Umbro un misterioso assassino ha preso  di mira le vedove, sorprendendole di notte e  fracassando loro la testa senza pietà.
La prima vittima infatti ritrovata  nella frazione di Ponterullo è la vedova Ercolina Ruzzolo, che viveva sola, faticava a tirare avanti con i pochi soldi della pensione, un figlio sposato e succube della moglie ricca e presuntuosa. Figlio che vedeva o sentiva molto poco, praticamente neppure alle feste comandate mentre  l’altro , il maggiore, da più di vent’anni si era a trasferito a vivere in Australia. Polizia e medico legale hanno ritrovato, il  corpo della Ruzzolo, chiamati dai vicini disgustati dal puzzo che fuorusciva da un finestrino, sdraiato a terra scomposto accanto a un rosario da pochi soldi,  al centro della scena del crimine. I sospetti puntano immediatamente sul figlio malmaritato e dotato di un alibi a prima occhiata molto ma molto  traballante. Dai primi rilievi infatti tutto induce a sospettare che la donna conoscesse  bene il suo assassino. E che gli abbia aperto spontaneamente la porta.

Ma il caso rischia di rivelarsi molto più complicato del previsto, perché un’altra donna viene trovata uccisa, e anche questa volta accanto al cadavere è stato lasciato un rosario. Potrebbe essere  un messaggio? Una traccia da approfondire,  da seguire magari andando a  fondo?  Intanto secondo le indagini anche la  seconda vittima, Osiride Perdonanza, con la quale si troverà costretta a  confrontarsi la nostra  commissario Carnevali, pur  con il fattivo apporto di tutta la sua squadra,  si rivelerà anche lei una squattrinata vedova. Madre nubile, anche lei viveva da sola ed era in pessimi rapporti con il figlio, da anni ormai avviato sulla strada di cambiare sesso. E naturalmente la donna  mal sopportava questa, ai suoi occhi, offesa e aberrazione. 
Adalgisa Calligaris, non si perde d’animo,  si rimbocca metaforicamente le maniche,  inizia di slancio a indagare, abbonda con gli interrogatori , smuove mari e monti e segue persino i funerali delle vittime ma la  prima strada intrapresa mettendo al fresco il presunto colpevole alla lunga  finirà con rivelarsi un vicolo cieco… Se vuole risolvere il caso, il commissario Calligaris dovrà rivedere le sue certezze. E ricominciare tutto daccapo. Tutto quello che pareva scontato diventa labile, torbido,  intricato. Perché pare certo che c’è qualcuno, nascosto nel buio della notte,  già  appostato in agguato  e pronto a uccidere ancora. Ma quale  diavolo potrebbe mai  essere il movente  che spinge l’assassino, ormai chiamato da tutti, il “Killer del rosario” ad aggredire e  colpire delle  persone sole e disgraziate. Sono efferati delitti premeditati?…
Adalgisa, affiancata come sempre   dall’amica Tamara Picchio, detta Paris, come un prestigiatore  dovrà tirare fuori dal cappello il suo famoso fiuto investigativo per incastrare  il “Killer del rosario”. Ma la faccenda, che  si fa dura e difficile, rischia persino di farle perdere il sonno. Perché stavolta  neppure  il suo formidabile intuito potrebbe bastare a sbrogliare quel benedetto rebus…
Alessandra Carnevali non ci delude. La trama gialla tiene, è  divertente, coinvolgente quanto basta,  graffiante al punto giusto e affollata di funambolici colpi di scena. Ma anche di  ritratti spietati.  Ciò nondimeno neppure stavolta poi, per il piacere del lettore , la sua storia, ampiamente costellata da folcloristici  personaggi, talvolta quasi stucchevoli e che paiono partoriti da una commedia dell’arte,  abbandona i toni scanzonati della parodia.
E come non citare  le incursioni di Adalgisa  ai mercatini  degli abiti usati, spalleggiata dalle “ragazze” della “banda della Maglina”? Incantevole poi è il personaggio di suo marito, l’ex magistrato  Gualtiero Fontanella. Con la sua sconfinata passione per la cucina quasi da cuoco stellato sta trasformando la cucina di casa loro in una specie di succursale  di MasterChef. Senza  dimenticare, vietato!,  Bromuro, il loro adorato cane dal folto pelo ma di razza indefinita.

Patrizia Debicke

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