Sogno o realtà? Questo è il dilemma che attanaglia l’esistenza della dottoressa Abigaël Duran, psicologa di chiara fama che soffre di una grave forma di narcolessia. L’unico modo per assicurarsi d’essere sveglia consiste nel “marchiare” il proprio corpo con bruciature e tatuaggi, oltre a tenere un Diario dei sogni. Il caso di cui si sta occupando è quello di Freddy, un criminale che ha rapito tre ragazzini, a distanza di quattro mesi l’uno dall’altro. La psicologa collabora con la polizia di Lilla, di cui fa parte anche il suo fidanzato, Frédéric. Nel frattempo, Abigaël perde il padre e la figlia in un incidente stradale, del quale lei, pur essendo in auto con loro, non ricorda alcunché. La sua già complicata esistenza subisce così un altro durissimo colpo. Con il passare dei giorni la psicologa scopre che molte cose sono, in realtà, diverse da come le appaiono e da come dovrebbero essere. In un crescendo di orrore Abigaël si rende conto che lei e Freddy sono in qualche modo legati e che i rapimenti non sono affatto casuali.
Le vicende narrate ne Il sogno si svolgono nell’arco del periodo che va da dicembre 2014 a giugno 2015. I capitoli si alternano fra passato e presente, per cui sono fondamentali alcune indicazioni temporali lasciate dall’autore. Così come nel precedente romanzo, Il manoscritto, anche qui Franck Thilliez si diverte a giocare con i lettori, sfidandoli e poi spiazzandoli in un gioco di specchi ricco di colpi di scena e di indizi disseminati qui e là. Ne è un esempio il capitolo 57, che nel romanzo non esiste: per leggerlo bisogna andare sul sito dell’editore Fazi e inserire una sequenza di sette numeri che funge da password. Fino alla fine non sappiamo se tutto ciò che accade alla protagonista sia frutto dei suoi sogni (per meglio dire, incubi) o sia reale. Con quest’opera destinata a un sicuro successo, Thilliez si conferma uno dei principali e migliori esponenti del thriller a sfondo psicologico.
Il sogno – Franck Thilliez
Massimo Ricciuti
