India (ultima parte)

Delhi č immensa, imperiale, possente. Si presenta con enormi viali, con palazzi royal style e con mille occasioni di shopping, soprattutto intorno alla zona centrale (Connaught Place, emorme piazza a forma di cerchio). Traffico impossibile e massima attenzione per attraversare una strada (qualcuno mi ha detto che ogni giorno ci sono almeno venti pedoni investiti).

Un mese, lo dicevo all’inizio, č tempo breve per valutare o giudicare un intero continente, ma certi punti fermi emergono e allora tanto vale raccontarli:

1) per dire sě, gli indiani, ondeggiano la testa da destra verso sinistra.

2) facile vederli sputare per strada, fare pipě per strada e ruttare (a volte sonoramente) a tavola.

3) anche nel traffico piů allucinante, gli indiani al volante mantengono una calma incredibile, sembrano in un altro luogo, in un altro spazio.

4) vige la regola del gruppo: tu chiedi un informazione a uno, č automatico che si formi un gruppetto per cercare di risponderti.

5) spesso, la nostra e la loro logica non coincidono: nelle regole stradali, nei servizi e nella ricezione alberghiera.

Piů di una volta, arrivando in un albergo mi č stato detto che c’erano camere da 1000, 2000, 3000 e 4000 rupie. “Ok” facevo io brillante, “vediamo quella da 3000″…”Non ce ne sono” rispondeva l’addetto alla reception, “Allora vediamo quella da 4000″ ribadivo io…”Non ce ne sono” era la risposta. Finché sfinito, arrivavi a capire che c’era solo quella da 1000, ma per lui era importante farti sapere che, in teoria, c’erano altre opzioni.

Bombay e Delhi, Pune e Jaipur, Agra e Goa e mille altre localitŕ, intraviste, magari durante il viaggio. Il racconto finisce qui: non un resoconto di viaggio, ma semplicemente un modo per riavvolgere il nastro della memoria e per ricordare una terra che ha risuonato nelle mie corde anche molte settimane dopo il mio ritorno. Per finire, grazie a Paolo, mio speciale compagno di viaggio. E grazie anche a chi ha comunicato con me via mail o sms (almeno fino a quando il mio cel ha preso il volo) e ha voluto scambiare pensieri ed emozioni. Namastč.

Cari amici di WhiteSide, fate in fretta a disfare i bagagli perche’ settimana prossima si riparte subito. La destinazione del nostro viaggio sara’ di nuovo il Sud America. Per la precisione, Patagonia e Terra del Fuoco. Ah, dimenticavo: rimarremo in sella ad una Vespa per migliaia di chilometri… nessun problema, vero?

daniele charam per \"samadhi\"

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