Un’artista stravagante, un uomo semplice, una moglie nervosa e bellissima e la loro bambina, un cane, mucche, casali isolati nella campagna francese: lo scenario è tutto qua. Sullo sfondo La Bassée che “…ha un nome così banale che ci sono altri quatto o cinque posti che si chiamano così, e infatti questa Bassée non è neanche quella del Nord, messa lì fra Arras, Béthune e Lille, che è una vera città e non un paesino come qui…”. Proprio un paesino dove la vita è semplice e monotona, senza sorprese, ogni giorno uguale al precedente e al successivo. Lentamente, attraverso descrizioni minuziose, dipinte con morbide pennellate, Mauvignier ci introduce in questo mondo antico e riservato. Con una prosa inusuale, fatta di lunghe frasi che si articolano per incisi, lo scrittore ci svela man mano i protagonisti della storia, ci porta a conoscerli nei dettagli delle pieghe della loro personalità. Non cedete alla tentazione di considerare la storia banale e noiosa e passare ad altro, il pathos ci sarà è solo che il ritmo è calmo. Di fatto il ritmo non si farà mai incalzante, ma sarà la vicenda ad avvilupparvi pian piano e a farvi proseguire la lettura senza sosta, curiosi di arrivare al finale che non è scontato. Non un classico giallo ma l’appassionante lettura di un romanzo che parla di vite vere, curatissimo anche nello stile.
La festa di compleanno – Laurent Mauvignier
Michela Bellini
