Le sette donne di Jamie Spellman – Rose Wilding



Rose Wilding
Le sette donne di Jamie Spellman
Marsilio
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Se questo romanzo fosse un film, e sono certa che prima o poi lo diventerà, le sue perfette interpreti potrebbero essere quelle stesse Susan Sarandon, Michelle Pfeiffer e Cher che alla fine degli anni Ottanta facevano da coro all’adorabile diavolo di Jack Nicholson nelle Streghe di Eastwick. Più le altre del mucchio, pescate ad esempio da Ocean Seven, giusto per arrivare al fatidico numero.

Le assassine di Jamie Spellman hanno la stessa carica esplosiva delle eroine dei migliori esiti holliwoodiani, tanto da tenerci attaccati alla pagina come un tempo eravamo calamitati dal grande schermo.

Siamo alla vigilia di San Silvestro, in un hotel isolato e mediamente squallido del centro America. Sette donne siedono in semicerchio, i corpi rivolti verso una specie di altare al centro della stanza, gli occhi incavati nei volti spettrali illuminati dal tremolio delle candele.

Al centro dello strano consesso, come una abat jour su un tavolino  con troppa polvere,  c’è la testa di un uomo.

Il passo del Levitico 24,20 in cui s’imbatte la polizia, all’alba di un paio di giorni dopo, darà all’ispettrice Nova Stokoe la prima chiave di lettura sul possibile movente dell’omicidio: il monito occhio per occhio, dente per dente, sembra inequivocabile, tanto che l’esclamazione « Sei un pezzo di merda, vero? Â» le esce naturale.

Kaysha, Sarah, Ana, Olive, Sadia, Maureen, Josy: serà questo il corteo funebre delle speciali sospettate cui Nova farà da capofila con la missione di scoprire la verità su ognuno degli anelli della catena. Ma l’indagine sembra pilotata sin dall’inizio dalla direttrice d’ orchestra Kaysha, che è  anche la fidanzata segreta della nostra ispettrice.

Ricomporre la matassa dell’indagine  equivale per Nova a mettere insieme i cocci ancora sanguinati dei sei cuori trafitti dall’incontro con Jamie. Un labirinto fatto di cerchi concentrici convergenti nello stesso punto: maledetto il giorno in cui ti ho incontrato sembra il mantra impresso a lettere di fuoco in ognuna di loro.

Nova si addentra così nel buco nero  della psiche malata di un manipolatore dal viso d’angelo, passando per le mille sfumature di perversione che non risparmiano colpi alla peggior fantasia, come madri strappate ai loro figli, adolescenti sedotte e abbandonate, mogli tradite, confidenze vendute al miglior offerente in nome della carriera e così via: le peggiori nefandezze di un’antologia da intenditori fanno del giocoliere Jamie Spellman il campione mondiale  di gaslighting.

La grandezza di questo romanzo, oltre allo stile incisivo, scorrevole e ironico, è sicuramente l’abilità dell’autrice di condurre le fila parallele di sette differenti storie, per comporre un giallo da vera maestra all’interno di un romanzo corale che ti lascia addosso un sapore unico, tanto da volerlo rileggere.

Irresistibile.

Silvia Alonso

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