Con la storia per scenario quattro gialli per l’estate




Con la storia per scenario quattro gialli per l’estate

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Platone segugio e i delitti della monade di Silvio Aparo, Melino Nerella
(388 a.c.) Silvio Aparo ambienta un delitto nella Siracusa del 388 a.c. durante il governo del tiranno Dioniso e, per far scoprire il colpevole, affida le indagini al filosofo Platone. Un detective molto particolare, che è stato chiamato in aiuto da un circolo di platonici, pitagorici. Un’operazione azzardata, con i personaggi che funzionano, quello che stuzzica di più è il medico Menecrate, le indagini sono coerenti al sapere dell’epoca e la ricostruzione ambientale è accurata. Due parole sulla trama: in una Siracusa, centro culturale e religioso della Sicilia, Dione, cognato del tiranno, ha fondato un circolo frequentato anche da pitagorici. Uno di loro, Filolao, muore assassinato come è successo, lo si scoprirà dopo, ad altri confratelli in Grecia e nelle colonie per anni. Si affacciano lontani segreti religiosi… Questa morte scatena altre morti. Riuscirà Platone a venire a capo dell’intricato mistero che è stato chiamato a risolvere nel poco tempo che gli è stato concesso?

Promettimi che sarai libero di Jorge Molist, Longanesi
(fine del 1400) Una storia catalana, che contempla un affresco della Spagna della fine del XV secolo gravida di tensioni sociali quali le rivolte dei servi della gleba che si ribellavano agli abusi dei signori feudali. Si svolge in una Barcellona antica e fiera come la sua gente, immersa in un clima di terrore fatto di delazioni anonime e processi sommari voluti dalla Santa Inquisizione di Ferdinando II d’Aragona, detto il Cattolico. Il protagonista Joan Serra, orfano dal 1484, è un bambino quando suo padre Ramón viene ucciso dai pirati durante un’incursione, senza poter impedire che moglie e figlia fossero fatte prigioniere. Le sue ultime parole rivolte a Joan sono: “Promettimi che sarai libero”. Joan ed il fratellino Gabriel devono lasciare il Llafranc, loro villaggio natale e crescono a Barcellona nel Monastero di Sant’Anna, che versa in difficili condizioni economiche. Il maggiore dei due fratelli, costretto a uscire per lavorare, scoprirà la lettura e il mondo dei libri. Poi, affascinato dall’opera degli amanuensi e dei rilegatori, farà di tutto per imparare il mestiere. Ma anche se gli si aprono le porte di una bottega specializzata e sogna un difficile amore nei begli occhi di Anna figlia di un orafo ebreo, non abbandonerà mai la speranza di ritrovare la famiglia perduta. E, quando crede di essere a un passo dalla vendetta, il pericolo, la morte e l’ignominia sono in agguato… Ma, giunto alla fine, il romanzo ci lascia a bocca asciutta, in sospeso. A quando il seguito?

L’ archeologo di Marti Gironell, Newton Compton
Chi era realmente Bonaventura Ubach? Un coraggioso che ha sfidato banditi e predoni del deserto o un monaco che cercava il segreto della Bibbia? Beh, le due cose, perché Bonaventura Ubach sacerdote catalano, filologo e biblista con una particolare attrazione per i viaggi in Medio Oriente, sembra il nonno di Indiana Jones. Il romanzo è ambientato nel 1910, quando padre Bonaventura lascerà l’abbazia di Monteserrat per iniziare un lungo cammino in Terra Santa. L’esplorazione dovrebbe essere finalizzata al recupero di antichi reperti per creare un museo biblico… E invece Ubach parte accompagnato da padre Joseph Vandervorst e padre Daniel Bakos, per un avventuroso viaggio, un’odissea gravida di imprevisti e pericoli attraverso il Sinai e il Mar Rosso, facendo tappa a Petra e tra le rovine dell’antica Babilonia, alla ricerca dei segni lasciati da Mosè e del suo popolo. Nemici, ostacoli, sette sataniche, crudeli sceicchi profanatori di tombe e inseguimenti mozzafiato tra le dune del deserto rischieranno di mettere in crisi il suo progetto, ma padre Ubach imperterrito continuerà dritto per la sua strada. Buono l’intreccio, un romanzo interessante dove convivono piacevolmente verità e fantasia.

Tusitala di Leonardo Sacchetti, Barbès
( inizi ’44 ) Un percorso a ostacoli tra opere d’arte e falsi d’autore tra Italia, Svizzera e Olanda. Un furto strano, apparentemente senza senso, e l’anziano signore che collezionava libri autografati viene colto da infarto, scoprendo i ladri in azione, mentre torna a casa. La polizia trova il suo cadavere ai piedi della sua libreria completamente vuota. Chi poteva avere interesse a impadronirsi di quella collezione tanto particolare? Un titolo che è il nome di una barca, Tusitala, rimanda indietro di sessant’anni. La missione degli amici del morto, tornare a Karinhall la villa-museo di Göring alla ricerca della biblioteca di Luigi, si trasforma nella scoperta del passato. Saltano fuori una collezione di falsi autentici. S’incrocieranno anche con Miedl, il gallerista del gerarca nazista e Siviero lo 007 dell’arte. Tra fabbriche abbandonate di Sesto Fiorentino e negozi di chincaglierie cinesi a Milano (con la mafia cinese che non sta a guardare), ingaggiano una corsa contro il tempo per contrastare il piano dello Stille Hilfe che vorrebbe ricostruire un nuovo Reich.

patrizia debicke

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