Senza ritorno – Susana Rodríguez Lezaun



Susana Rodríguez Lezaun
Senza ritorno
Elliot
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Nulla più di una fredda messa in atto di un assassinio camuffato da incidente domestico, pianificato fin nei minimi particolari, dovrebbe assicurare l’impunità all’esecutore del crimine, ma come ci insegna Durrematt, l’assassino può prevedere ogni cosa, ma non il caso. In questo caso, l’irrefrenabile passione che spinge l’assassina tra le braccia di chi può mandarla in galera, ovvero dell’uomo che indaga, l’ispettore David Vázquez, protagonista di una trilogia che vede aprire le danze con questo corposo romanzo che in Spagna ha venduto 100.000 copie. Numeri che, semmai ce ne fosse bisogno, testimoniano come i noir di qualità godano sempre ottima salute.
E che Senza ritorno sia un romanzo coi fiocchi lo si evince fin dall’incipit. Siamo a Pamplona, nota città della Spagna, dove tra le mura domestiche la vita di Irene Ochoa è diventata un inferno. Proprietaria di una compagnia di viaggi nel cuore della città, per lei sono diventati all’ordine del giorno l’umiliazione e i lividi. Ma Irene non ne può più delle violenze di Marcos, suo marito, avvocato in declino presso lo studio dove lavora, che si abbruttisce con l’alcool scarica su di lei la propria inadeguatezza e la propria ferocia belluina. Il romanzo si apre col capitolo dove l’autrice, Susana Rodríguez Lezaun ci mostra passo passo la disperata determinazione a cui è giunta Irene pur di continuare a vivere: liberarsi definitivamente del marito che l’aveva minacciata esplicitamente: o tu o io.
Lei ha scelto.
È un mercoledì e come al solito Marcos rientra a casa ubriaco, ma non pago di avere fatto il pieno, si butta sul letto e tracanna altro rum. Accende la tivù e comincia a insultare la moglie. Irene sa bene che dopo la sbornia, dopo il sonno etilico, verranno di nuovo le botte quando si sveglierà. Ma non stavolta. Non più.
Quando Marcos crolla ubriaco, Irene tira fuori dal cassetto accendino e sigarette. Chiude la finestra e lascia la sigaretta accesa sulla coperta, sigilla la porta con gli asciugamani, e si allontana in auto. Il corpo di Marcos verrà estratto ore dopo. Sembra il classico incidente domestico da archiviare in fretta, ma sua cognata Marta nutre gravi dubbi sulla morte accidentale del fratello. Per Irene, diventata un’altra donna, determinata e passionale dopo essere stata ridotta a nullità dalle angherie del marito, David rappresenta un nuovo inizio. Ma mentre Irene continua a coprire disperatamente le sue tracce e vivere il suo amore con David, l’ispettore deve affrontare il più difficile caso della sua carriera: i brutali omicidi del Cammino di Santiago. Un assassino prende di mira i pellegrini. Il primo omicidio avviene all’ostello Itzandegia di Roncisvalle, poi seguono gli altri. Un uomo è stato colpito selvaggiamente alla testa. Chi si nasconde dietro la mano assassina? La squadra di Vasquez si mette all’opera e quello che trova non le piace. Non aggiungiamo altro per non spoilerare se non che Senza ritorno è un noir spagnolo dalla trama complessa dove non mancano suggestive descrizioni con immagini vivide, che sembra quasi di toccare: “I viandanti iniziavano qui il loro pellegrinaggio, a oltre mille metri di altitudine, nel cuore dei Pirenei, al centro di un paesaggio che impressionava anche gli animi più temprati. Roncisvalle, chiamata Orreaga in lingua euskera, sorgeva in un dolce avvallamento al riparo del passo di Iban˜ eta, che proteggeva la località dai rigori più estremi dell’inverno. Era lo storico passo di entrata nella penisola iberica per amici e nemici, dove i saraceni vi avevano sconfitto l’esercito di Carlo Magno. I diversi Re e vescovi del Medioevo vi avevano fatto costruire ostelli e chiese, e i primi canonici che si erano trasferiti in queste terre avevano come unica missione quella di prendersi cura dei pellegrini e proteggerli.Un noir ricco anche di colpi di scena, capace di coinvolgere il lettore nella sua trama ben congegnata. E per chi ama i personaggi seriali, Senza ritorno è il primo capitolo della trilogia crime di David Vázquez.

 

Roberto Mistretta

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