Aglio, menta e basilico



Jean-Claude Izzo
Aglio, menta e basilico
E/O
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Se avete amato Jean-Claude Izzo, le sue descrizioni dettagliate e sognanti di una Marsiglia luminosa e multietnica, e se anche solo amate il noir mediterraneo, allora questo librino, inserito nella collana Assolo della E/O, non potete proprio lasciarvelo scappare. Dell’autore marsigliese, padre italiano e madre spagnola, qui ci trovate l’anima, le speranze, gli amori e soprattuto la passione per la sua città.
L’introduzione del volume è affidata ad un altro scrittore affine a Izzo, Massimo Carlotto, che fornisce una definizione chiara e concisa di cosa si intende per noir mediterraneo di cui proprio l’autore francese è considerto il capostipite.
“E’ un genere che esce dalla tradizione della critica all’esistente del noir francese e del romanzo poliziesco moderno. Il romanzo non racconta più solo una storia nera in un determinato luogo e in un determinato momento ma lo fa a partire da un’analisi ben precisa della criminalità organizzata. L’intuizione di Izzo è l’individuazione dell’area mediterranea come centro geografico della rivoluzione dell’universo criminale. Un intreccio di alleanze di nuove culture illegali provenienti dall’Est e dall’Africa che assorbono o fagocitano le organizzazioni europee più deboli e intavolano trattative dirette col potere. Questo è il noir mediterraneo. Raccontare storie di ampio respiro. Raccontare le grandi trasformazioni. Denunciare e allo stesso tempo proporre l’alternativa della cultura della solidarietà.”. E l’autore marsigliese di questa denuncia sociale fa un po’ la sua bandiera, non solo nella famosa trilogia marsigliese (Casino Totale, Chourno e Solea) ma anche in altri testi come Il sole dei morenti e Marinai perduti.
“Il giallo mediterraneo”, spiega Izzo nelle pagine di questo libro “è l’accettazione fatalista del dramma che grava su di noi da quando l’uomo ha ucciso suo fratello su una delle rive di questo mare”.
E proprio il mare nostrum, con la sua bellezza, diventa protagonista, insieme ai suoi profumi come appunto la menta, l’aglio e il basilico, di questa raccolta di scritti.
“Il mio Mediterraneo non è quello delle cartoline. La felicità non ti viene mai regalata, te la devi inventare”.
Ma Aglio, menta e basilico è anche un libro di viaggio, un libro d’ispirazione e, soprattuto, d’evasione.
“L’essenziale quando viaggiamo è concederci quello che non potremo mai portarci via, che esiste nel solo istante in cui guardiamo, e che non fa parte dei ricordi ma del piacere di vivere.”.
Il volume contiene anche bellissime pagine anzi, veri e propri atti di fede, nei confronti di Marsiglia oltre ad un breve racconto dedicato all’eroe della trilogia marsigliese ed intitolato La cena di Natale di Fabio Montale.
Chiudono l’opera, per il piacere dei più fanatici di Izzo, alcune pagine in cui viene riportata una mappa dei luoghi di Marsiglia più amati dallo scrittore nonché l’elenco completo delle canzoni ascoltate da Fabio Montale nella trilogia.

paolo roversi per Stilos

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