Il maestro dei sogni – Marco De Franchi 



Marco De Franchi
Il maestro dei sogni
Longanesi
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 Attenzione a quello che si desidera perché potrebbe avverarsi. 

Nell’ultima fatica letteraria di De Franchi si potrebbe addirittura dire: attenzione a quello che desideri perché qualcuno potrebbe farlo accadere. Questo qualcuno è l’alfa e l’omega dell’intera trama perché uccide, perché crea caos, perché è inafferrabile e perché affabula e ammalia come un angelo sterminatore. 

E anche se il personaggio feticcio di Valentina Medici, creato così mirabilmente dall’autore, si impone in pagine di grande intensità, il controcanto perfetto di Samael, il maestro dei sogni che uccide le sue vittime per realizzare i loro desideri è altrettanto potente e rovinoso da lasciare chi legge letteralmente senza fiato. Nell’architettura complicata e affascinante del thriller classico De Franchi crea “isole di terrore” spostandosi in una narrazione verticale che implica inevitabilmente un cambio di spazio e tempo anche per i protagonisti, costretti dallo sviluppo della storia ad azioni e sottomissioni non voluti e non cercati. Il conflitto che ne deriva è la spinta propulsiva dell’intera narrazione che non lascia e non permette né spazi vuoti né tempi morti. 

Valentina è “costretta” a indagare su un serial killer che semina morte e quando si accorge di essere coinvolta più del dovuto nell’indagine non può fare altro che andare avanti anche se i fantasmi del passato le mordono le caviglie e le stringono con forza la bocca dello stomaco. Le vittime dell’angelo sterminatore Samael sono soggiogate dai loro stessi desideri. La mente comanda i loro corpi e la liberazione non può essere indolore. Chi desidera soccombe. Chi sogna muore. 

I lettori tremano e palpitano per Valentina, vittima lei stessa nella sua vita di una aguzzina spietata e obbligata ora a non poter lasciare il suo incarico di commissario, e si struggono di pietà per le vittime di Samael che forse, in un momento preciso della loro esistenza, avrebbero anche potuto salvarsi. E per un fatto folle, che succede solo nei thriller ben congeniati, provano una inspiegabile attrazione per lo stesso killer. Ed è, pertanto, Samael la chiave di volta dell’ultimo lavoro di De Franchi, il personaggio memento che trasforma questo thriller in un romanzo di “coscienza” dove il lettore si ritrova, oltre a sussultare per gli sviluppi della trama, a chiedersi cosa sogna e cosa desidera lui stesso.

È questo che fa più paura.

È questo che fa chiudere Il maestro dei sogni con un brivido.

Antonia del Sambro 

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