Jack Reacher non avrebbe avuto nessun motivo di dubitare che la donna saltata in mezzo alla strada proprio mente arrivava un autobus si fosse suicidata, se non avesse visto un uomo spingerla da dietro e allontanarsi con la sua borsa. Un omicidio maldestramente camuffato da suicidio.
Reacher si lancia all’inseguimento, affronta l’uomo dentro un vicolo e dopo una colluttazione riesce a recuperare la borsa. All’interno ci sono dei documenti che parlano di un carcerato che sarà graziato dopo pochi giorni al Minerva Correctional Facility, di Winson, in Mississippi. All’improvviso arriva un’automobile con a bordo due persone che tenta di investirlo. Riesce a evitarla saltando sulla scala anti incendio e quella, arrugginita e già pericolante, crolla sotto il suo peso sommergendolo di macerie. I due uomini si precipitano verso di lui, si impossessano della borsa e si allontanano.
Da quel momento Jack Reacher diventa oggetto di una caccia all’uomo. Il dubbio che l’ex ispettore della polizia militare possa avere compreso quello che in quei documenti in ogni caso non c’era scritto, fa di lui un bersaglio. Reacher non soltanto sfugge a tutte le aggressioni uscendo vincitore da situazioni impossibili, ma come tutti gli eroi che si rispettino inverte i ruoli e dà la caccia ai cattivi. Ma non è il solo a volersi recare a Winso, in viaggio verso l’istituto di correzione di Winson c’è anche Jed Stramer, un ragazzo in fuga dai genitori affidatari che vuole raggiungere suo padre nel giorno che uscirà di prigione.
Un giallo pieno di azione dove il protagonista è sorretto dalla ragione del bene che lo rende invincibile.