La storia segreta di Angelica Li – Elena Salem



Elena Salem
La storia segreta di Angelica Li
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Dal reparto di oncologia pediatrica di un prestigioso ospedale  milanese,  dove è ancora ricoverata dopo aver vinto la leucemia, Angelica Li una ragazzina  di appena 13 anni, scompare una domenica,  quasi alla fine dell’orario delle visite. Nelle prime ore di quella triste nottata di pioggia, prima di fare la denuncia alla polizia, su consiglio di un ex magistrato ora consulente legale della direttrice, nessuno tra inservienti,  infermieri e sanitari di turno riuscirà  a immaginare o a comprendere cosa possa essere accaduto.
Angelica infatti, un’adolescente molto graziosa che dimostra qualche anno di più della sua età,  con un carattere forte e determinato  che l’aveva  aiutata a combattere la sua battaglia contro la leucemia,  era praticamente guarita. Anzi  l’oncologo della pediatria dell’ospedale le aveva promesso che a breve, addirittura  per Natale,  sarebbe stata dimessa e avrebbe potuto far ritorno a casa, in famiglia: dal padre e dalla sorellina più piccola. La madre purtroppo non era più con loro. Travolta l’anno prima per strada da un camion era morta sul colpo. 
Possibile che Angelica sia stata rapita? Si può ipotizzare un rapimento per ottenere un riscatto? Ciò nondimeno nessuno si è messo in contatto con la famiglia… E poi suo padre, Wel Li, uomo di origini cinesi, distinto e di grande cultura , persona qualificata, titolare di una  storica libreria della città, rilevata qualche anno prima e che porta avanti con passione, non ha grandi mezzi economici.. Non avrebbe modo di pagare una grossa cifra. Wei Li vive semplicemente,  secondo la stessa parca consuetudine con la quale ha cresciuto le sue bambine, Angelica e Olivia.
Angelica, la maggiore non è biologicamente figlia sua. Lui e la moglie, purtroppo deceduta nel drammatico incidente, che era di nazionalità russa, si erano incontrati, amati e sposati quando la donna era già incinta. Non si conoscono informazioni sulla sua vita precedente e dove avesse vissuto prima di diventare la signora Li, come si ignora l’identità del vero padre di Angelica. Ma questo fatto non ha mai avuto alcuna importanza perché Wei Li la considera sua figlia e la loro famiglia è una famiglia felice, unita da grande  reciproco  affetto.
Quella domenica Wei Li  non aveva potuto fare visita alla figlia in ospedale, come faceva tutti i giorni, perché trattenuto a casa dalla figlia più  piccola Olivia con il febbrone.
Chi mai poteva voler  far del male ad Angelica? Si chiedono subito  tutti: parenti, amici e inquirenti. Dall’armadietto della sua camera poi mancano tutti gli effetti personali. Potrebbe trattarsi di una fuga? Di una sciocca levata di testa? Una scelta motu proprio? Ma  per quale strana o recondita  ragione? Angelica è un’adolescente aperta, solare, che ha sempre avuto confidenza e un ottimo rapporto con il padre e la sorella. Unico labile indizio di malessere…  Pare che negli ultimi giorni gli infermieri avessero notato in lei qualcosa di diverso: l’avevano vista pensierosa, chiusa in sé,  meno serena  del solito e la direttrice del reparto  ricordava che proprio la mattina della sua scomparsa Angelica le aveva chiesta di parlare con lei in privato. E ora si rammaricava profondamente per non averlo fatto… Ma resta comunque il fatto inspiegabile di come sia possibile che Angelica sia riuscita ad uscire dall’ospedale senza esser vista da nessuno, neppure dalle telecamere? Da dove è passata?
Mentre il commissario De Vicari e la sua squadra si impegnano nelle ricerche, la faccenda man mano assume contorni sempre più oscuri e pericolosi. Sull’istituto  girano diverse  brutte  voci, potrebbero avere a che fare con la scomparsa della ragazzina?
Con il passare del tempo la complessa  e intricata ricerca  va avanti  tra mille incognite e  difficoltà,  con  Elena Salem  che  ci costringe  a vivere ogni giorno dei sette, tanti ce ne vorranno per arrivare alla soluzione del caso, al fianco  di ogni personaggio coinvolto e legato all’indagine, spiando  il baffuto commissario De Vicari, i poliziotti, gli infermieri del reparto di pediatria oncologica, la direttrice dell’ospedale e Regina, una vecchia e intelligente  volontaria e tutta la sua famiglia. Ogni giorno sembra trasformarsi in un macchinoso puzzle da mettere insieme, con i pezzi che sembrano non voler incastrarsi mai, fino a  quando…
L’autrice ha saputo costruire un articolato romanzo corale denso di personaggi multiformi,  sovente combattuti nelle loro personali motivazioni e la cui  storia spesso si dirama in svariati e ingannevoli rivoli. Personaggi, socialmente e culturalmente diversi, ciascuno con la propria identità  e il proprio  vissuto ritraggono vere persone,  quella tangibile  realtà che possiamo ritrovare ovunque , basta guardare  attorno a noi.
Il risultato è un romanzo pieno di preziosi suggerimenti  ma anche  di astuti tranelli creati ad arte per ingannare il lettore. La narrazione è sempre fluida e brillante. La trama dinamica, grazie ad un intreccio ben articolato che, partendo dalla stessa radice, si ramifica, scegliendo strade spesso diverse solo in apparenza. Infatti, esiste un impercettibile identico filo conduttore: toccherà al lettore trovarlo tra una riga e l’altra.
Un romanzo sulla vita, le sue eterne contraddizioni e  tante iniquità, la storia infatti si inoltra anche senza mezze misure in tematiche scottanti e, purtroppo concrete  da affrontare e debellare , quali la mostruosa realtà della tratta degli esseri umani e della sperimentazione illegale di farmaci operata su pazienti, ma anche un’ode all’amore e alla speranza di un futuro.

Patrizia Debicke

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