Il Nazismo, ovvero una delle epoche più buie della storia dell’umanità. Fenomeno politico, suggestione di massa o…forze paranormali? Che l’esoterismo fosse uno dei punti cardine del credo nazista non è mai stato in discussione, ed è proprio da questo che parte Heinz Von Fait, pseudonimo di uno dei massimi esperti di nazismo, per elaborare la sua teoria sull’origine del potere di Adolf Hitler: un misterioso scrigno contenente alcune pietre di origine sconosciuta. A distanza di 50 anni dalla caduta del Terzo Reich e dalla sparizione delle pietre, in un periodo di svolte epocali per la Germania (la caduta del Comunismo e la conseguente riunificazione), potenti forze legate ad un oscuro passato cercano di impadronirsi proprio delle pietre perdute per riportare in vita l’Impero del Male, e per farlo non esitano a lasciare una scia di sangue e violenza che solo il Barone De Goth, discendente di un’antica famiglia aristocratica tedesca, sembra poter fermare…
Senz’altro un buon thriller dotato di un ritmo veloce che ne rende piacevole la lettura, tuttavia questo romanzo, che inizia come “quasi storico” per terminare poi nella più pura fantasia, tende a perdere di credibilità con l’avanzare delle pagine. Perché d’accordo l’esoterismo e le pratiche magiche, ma certe scene, soprattutto nella parte finale, sembrano troppo una brutta copia di un film di Indiana Jones. Inoltre, la componente fantastica prende un po’ troppo il sopravvento rovinando in parte l’intreccio (fino a un certo punto ben curato e verosimile). Più che un “deus ex machina”, infatti, l’impressione che si ha in questi casi è che alcune trovate siano esclusivamente volte a dare una via d’uscita al “buono” della situazione, che altrimenti sarebbe già stato ammazzato da tempo.
In conclusione…buona l’idea ma qualcosa di meno “hollywoodiano” sarebbe stato preferibile. Meno spettacolare magari, ma sicuramente l’economia del romanzo ne avrebbe giovato.
L’ultimo segreto di Hitler
davide schito
