La quattordicesima lettera – Claire Evans



Claire Evans
La quattordicesima lettera
Neri Pozza
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Londra, ultimo scorcio del 1800, è qui che si svolge la corposa trama di  La quattordicesima lettera. Tra le atmosfere fumose della capitale vittoriana seguiamo l’intricato percorso che conduce il giovane William Lamb a salvare il mondo. Il timido William lavora come impiegato nello studio dell’avvocato Bridge. Vive una vita semplice e monotona, allevato dalla zia, finché non decide di seguire un cliente particolare: Ambrose Habborlain. Da quel momento un susseguirsi vorticoso di eventi lo porterà a togliere il velo sulle manovre si una misteriosa setta che vede le sue origini nell’antica Grecia e che ha mire nell’ambito dell’eugenetica. E mentre William si trova sempre più coinvolto, il detective Harry Treadway deve invece risolvere lo strano caso dell’omicidio della giovane Phoebe Stanbury durante la festa di fidanzamento con Benjamin Raycraft. Le loro strade si incroceranno e porteranno a una sconvolgente verità.
La quattordicesima lettera si dipana lentamente tra continui colpi di scena e rivelazioni. Ogni qualvolta il lettore pensa di aver finalmente trovato il bandolo della matassa si trova a dover riprendere la ricerca per scoprire l’origine della setta misteriosa che ha per simbolo il seme della vita. Claire Evans non ci risparmia scontri, torture, e peripezie di ogni genere che conducono buona parte dei protagonisti a sopravvivere miracolosamente. William e Savannah sono due eroi antieroi: l’uno con la deformazione congenita del pollice destro mancante, l’altra americana e ricercata dalla polizia. E tra i buoni non può mancare Harry, il poliziotto onesto in mezzo a tanta corruzione affiancato dal fido amico giornalista.
Tra I cattivi ci sono mille sfumature che vanno dalla violenza di Obediah Pincott, che pure dimostrerà di avere un cuore, alla follia dei Raycraft e di Adeline.
Il tutto è inserito in un contesto storico in fermento sia dal punto politico che da quello scientifico. Le masse sono in tumulto, solleticate da nuove idee politiche che finalmente ne portano alla ribalta i diritti. Europa, Russia, America sono percorse da venti di protesta e da lì a poco il mondo non sarà più lo stesso, tutti gli equilibri verranno sconvolti. E anche la scienza compie passi da gigante dopo l’avvento della grande rivoluzione industriale. L’uomo si illude di avere a portata di mano il futuro, il controllo della Natura e il progresso sembra non avere più limiti. Nuove tecnologie e nuove armi si affacciano all’orizzonte creando un mix pericoloso. Il pensiero di controllare non solo la tecnologia ma anche l’intero genere umano può far perdere la testa, come accade nella finzione del romanzo. Ma quel che avvenne davvero nel Novecento è purtroppo una prova di come l’uomo possa perdere la testa perseguendo sogni deliranti di onnipotenza che si rivelano invece incubi terrificanti per l’intera Umanità.

 

Cristina Bruno

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