Calcio e acciaio



Gordiano Lupi
Calcio e acciaio
Acar
Compralo su Compralo su Amazon

Un libro giocato tutto sul filo della memoria e dei rimpianti. Un calciatore che, dopo aver raggiunto l’apice del successo, si ritrova a fare l’allenatore di una squadra di dilettanti. Ma non di una squadra qualsiasi, bensì della squadra del suo paese, Piombino. Torna sul campo dove ha tirati i primi calci a un pallone, dove ha iniziato a sognare; il campo all’ombra della grande acciaieria nella quale suo padre invece ha visto bruciare i suoi di sogni. Seppur giocato su due piani narrativi con salti dalla prima alla terza persona, il libro è una lunga riflessione sulla sua vita, sulle rinunce, sui sacrifici fatti per realizzare il desiderio più grande, ignorando di coltivare quelli più piccoli, che ora irrealizzati e oramai irrealizzabili, sono quelli di cui sente più la mancanza. E’ un uomo ammalato di ricordi, che sembra ancora incapace di vivere senza le luci dello stadio di San Siro dove aveva brillato. Il passato però non torna più e le occasioni gli sono scivolate tra le dita, sacrificate al suo obiettivo più grande. Anche ora, allenatore di un campionato minore, dove gli sponsor non sono milionari e per giocare bisogna organizzare sagre e feste paesane, la sua vita rimane incentrata solo sulla partita domenicale, su tattiche e fuorigioco. Il calcio dorato lo ha fatto vivere senza pensare, ora invece pensa senza vivere veramente. L’occasione per provare a rimediare e essere di esempio agli altri, gli arriva da un giovane e promettente giocatore marocchino. Aiutando il ragazzo a coltivare la sua più grande aspirazione senza per questo dover rinunciare a quanto di importante c’è nella vita, come famiglia e affetti, forse riuscirà a ridare un senso alla propria vita.

Cristina Aicardi

Potrebbero interessarti anche...