Uccidere qualche volta – Rosa Mogliasso



Rosa Mogliasso
Uccidere qualche volta
SEM
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Totò è un adolescente come tanti altri che vive in un condominio di periferia a Torino. Il padre, camionista, ha abbandonato la famiglia e Totò vive con la madre che si guadagna da vivere lavorando tutto il giorno come parrucchiera. Il ragazzo, intelligente e scaltro, è affascinato da uomini robusti e irsuti come il suo vicino, Beppe Pinardi, che vive con la moglie Teresa e sogna di darsi alla politica. Tommaso invece è il marito dell’imprenditrice Francesca Turchinetti Tratti di Valprina. I due coniugi hanno poco da condividere e sono presi da altre relazioni più o meno occasionali. Paolo e Martina sono due abili truffatori e, in uno strano intreccio di destini, entrano nella vita di Francesca e Tommaso. Ma un fortuito incontro al cinema permetterà a Totò e Tommaso di conoscersi e sarà un punto di svolta nell’esistenza di entrambi.

Il libro inizia con uno sguardo a quello che sarà il finale della storia, raccontando il ritrovamento della piccola Nina da parte di Totò. Poi, poco per volta, entriamo nel vivo della storia con un lento dispiegarsi degli avvenimenti e degli imprevedibili intrecci su cui è costruita la trama.

I protagonisti sono tanti: Totò e sua madre Patrizia, Beppe e Teresa, Tommaso e Francesca, Paolo e Martina, la domestica Rodika e Johan il marito giardiniere, la piccola Nina e il piccolo Mattia. Tante coppie che riflettono paure, ambizioni e desideri declinati ora in positivo ora in negativo.

Tutti concorrono a pari titolo a costruire l’azione in una sorta di movimento corale e ciascuno di loro ha un ruolo ben preciso all’interno del romanzo mentre i loro destini si aggrovigliano e si avviluppano pagina dopo pagina. Totò è il catalizzatore degli eventi, la sua fertile mente escogita mille trucchi per ordire inganni e poi per risolverli in un turbinio di colpi di scena. Per merito suo Tommaso scopre e accetta la propria omosessualità e per colpa sua finisce in uno squallido ricatto. Ma ancora per merito suo il dramma sarà risolto e la piccola Nina ritrovata dopo un breve rapimento.

La noiosa vita da ricchi dei Valprina ha come contraltare la grigia vita di Totò e Beppe in un anonimo quartiere della periferia torinese. Miseria e nobiltà, ricchezza e ristrettezza si incontrano e si confondono raccontando un’umanità variegata ma pur sempre dominata dalle stesse passioni e pulsioni: sesso e denaro.

Tutti i personaggi e le loro azioni sono fuori dalle righe, volutamente eccessivi, improbabili, comici, marionette in mano a una sorte burlona ma che alla fine riporta tutto nei binari di una quotidiana e banale normalità dove il bene trionfa e il male è punito, come deve accadere in ogni commedia che si rispetti.

La narrazione, all’insegna di Priapo, procede con toni e colori degni del Satyricon tra licenziosità ed esibizioni comico erotiche che sfociano in un enorme e sonoro cachinno.

Cristina Bruno

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