La scena iniziale ci immette nel vivo della vicenda: quasi l’intera famiglia Pine viene trovata morta, probabilmente uccisa nel sonno da una fuga di gas, nell’appartamento preso in affitto a Tulum, in Messico. Quasi l’intera famiglia perché a sopravvivere sono i due fratelli maggiori che si trovavano altrove: Danny, in carcere da sette anni per omicidio, e Matt, in rotta ormai da tempo con il padre, alla New York University.
Danny, recluso a Fishkill, era stato accusato di aver ucciso la sua ragazza, Charlotte, durante una festa nella quale giravano fiumi di alcol e di droghe di vario tipo. Dall’autopsia si era inoltre accertato che Charlotte era incinta.
La storia dei Pine viene ricostruita, pagina dopo pagina, attraverso la focalizzazione sui protagonisti: Evan, il padre che non crede alla colpevolezza del figlio Danny e perde tempo, denaro e il lavoro nell’affannosa ricerca della verità; Matt, il fratello che è convinto di aver visto Danny trasportare il corpo di Charlotte verso il fiume; Maggie, la sorella geniale che sostiene il padre e lo aiuta; Olive, la madre, pericolosamente in bilico tra passato e presente; Danny che si è autoaccusato del delitto.
Segue una serie di personaggi, secondari o comprimari, che aiutano, ostacolano, nascondono qualcosa: Ganesh, Curtis, Kala, Woo-Jin, la banda di Rubin Hall alla NYU, amici di Matt vicini a lui sino alla fine; Noah, antico fidanzato di Olivia, prossimo a diventare governatore del Nebraska; Turner, ex governatore corrotto. Infine, Sarah Keller, agente speciale FBI che, dalle indagini sul riciclaggio di denaro sporco alla Marconi LLP- dove lavorava Evan Pine, il padre di Matt e Danny- si trova coinvolta, suo malgrado, in questo caso che assume via via aspetti sempre più inquietanti.
A dare forza alle indagini, rischiando però di inquinare maggiormente la scena del delitto e di agitare ulteriormente le acque, sono i coniugi Adler, registi di un docufiction trasmesso su Netflix, in cui viene riscostruita l’intera vicenda di Danny attraverso indagini, interviste, sopralluoghi. Stralci della sceneggiatura vengono inseriti nel corso della narrazione, per documentare azioni, dialoghi, ipotesi che si agitano intorno al caso.
Le fila della vicenda sono tenute strettamente in mano da Finlay che ci tiene avvinti, pagina dopo pagina, facendoci immaginare soluzioni, colpevoli, innocenti … fino alla conclusione del caso. I personaggi risultano ben delineati, credibili e spietata la descrizione della vita nella provincia americana. A non salvarsi sono sia le autorità locali che gli uomini di legge e di potere.
La lettura avvincente, mai banale, riesce a coinvolgerci sino alla fine.
