Il re di denari



Sandrone Dazieri
Il re di denari
Mondadori
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Sandrone Dazieri ritorna in libreria per regalare ai suoi lettori un altro dei suoi gialli dove la storia, se pur appassionante, è ancora una volta secondaria ai personaggi.
Colomba, Dante, Tommy, il piccolo e geniale Luca, il fumatore accanito Esposito, l’investigatore Lupo e tutti gli altri protagonisti de Il re di denari sono la vera spina dorsale della narrazione e attraverso di loro il lettore percorre e conclude la scia del pathos narrativo dove la tensione è palpabile ma solo se la si vive e la si affronta attraverso le figure letterarie create così magistralmente da Dazieri. Tutto comincia con il ritrovamento da parte dell’ex vicequestore Colomba Caselli di un ragazzo sporco di sangue, semisvestito e spaventato nel suo capanno degli attrezzi. Il giovane non parla e non spiega nulla ma è palese che sia sotto choc. Colomba decide di portarlo, allora, dalle forse dell’ordine ma ben presto scopre che Tommy, così si chiama il ragazzo, è fuggito dal luogo di un duplice omicidio, quello dei suoi genitori all’interno della loro villa sulle colline marchigiane. L’intento dell’ex poliziotto, che da quasi due anni vive in completo isolamento dopo essere quasi morta in un attentato e aver perso le tracce del suo unico amico e collega, sarebbe quello di ritornarsene a casa e continuare la sua nuova vita ma l’istinto della cacciatrice che è in lei non glielo permette e anzi gli fa accendere su Tommy e la sua disabilità autistica un milione di lampadine che la riportano alla sua precedente vita e allo spaventoso killer rapitore di bambini che lei e il suo collega Dante avevano fermato. Inizia una caccia personale e una indagine che la vedrà all’interno di cospirazioni internazionali, servizi segreti, misteri irrisolti, e l’ombra del suo nemico giurato che ancora la terrorizza a morte e la fa sentire perennemente in pericolo. Chi è davvero Tommy e perché sono stati uccisi i suoi genitori? E Dante è ancora vivo o sepolto per sempre da qualche parte.
Il re di denari ha una trama intricatissima ma proprio per questo del tutto affascinante.
Dazieri ci ha messo dentro un po’ di tutto ma ha saputo dosarlo come solo i grandi narratori sanno fare e quindi le pagine scorrono, la passione per la storia cresce e quella per i personaggi rimane intatta dalla prima all’ultima pagina. Il romanzo affronta tematiche contemporanee e questo lo rende ancora più spaventevole agli occhi di chi legge perché tra killer psicopatici  e segreti di Stato che rimandano alla Guerra Fredda, il racconto si vivifica e diventa quasi cronaca. L’autore ha uno stile tutto suo adagiato tra quello del thriller classico e le sfumature del gergo moderno a cui adatta una narrazione senza sosta, condendola con dialoghi al limite della buona educazione. Il tutto funziona benissimo e Il re di denari fa concludere in bellezza l’anno a tutti gli appassionati di gialli. L’unico neo, se proprio bisogna trovarne uno è che l’autore preso dalla foga della creazione ne ha messi davvero parecchi di personaggi secondari, per lo più carabinieri e poliziotti, i cui tanti nomi, a volte disorientano nella lettura e fanno perdere il filo di chi fa cosa. Ma anche i più bravi non possono pensare a tutto.

Antonia del Sambro

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