Andrea Vitali (reloaded)

Dei suoi libri sono state vendute circa 800’000 copie, ha vinto quasi tutti i più importanti premi letterari, quelli che non ha vinto glieli hanno fatti vincere i refusi di giornali poco accurati (ne possiede una divertente collezione).

Tutti i suoi libri sono ambientati a Bellano perché è l’unico posto che conosce bene, dato che non ama muoversi da lì. Sono stati tradotti in Francia, Germania, Serbia, Grecia, Romania, Portogallo, Olanda, Belgio e Spagna.

La scrittura è la sua folle passione anche se nella vita fa il medico di base. Legge moltissimo, e scrive anche recensioni. E’ sempre informato su tutte le novità letterarie e le ha quasi sempre lette. E’ l’amico che vorrebbe avere ogni appassionato di libri.

Non si è montato la testa, è una persona molto alla mano con poche formalità che saluta alla lombarda con un « Uè », disponibile in una libreria dove firmava le copie dei suoi libri a servire un cliente che non l’aveva riconosciuto e che cercava il libro di un altro autore.

Il nuovo libro, La Modista, annunciato per novembre, uscirà in primavera. Nel frattempo ne ha già scritto un altro, ha appena finito di correggere le bozze. Si intitola La mamma del sole, metafora che usavano in Sardegna per spaventare i bambini e impedire loro di uscire di casa nelle ore centrali della giornata quando c’è un sole canaglia che ti spacca la testa. L’immagine evoca qualcosa di più potente del sole e terrorizza i bambini.

Il libro è ambientato a Bellano, in un mese di luglio particolarmente caldo in cui il brigadiere dei carabinieri sardo si ricorda di questa leggenda. Ha un’impostazione quasi gialla anche se non è un giallo vero e proprio perché non ci sono omicidi.

La vicenda si svolge nel 1933, anno della Crociera Aerea del Decennale, in idrovolante, che parte il 1 luglio da Orbetello e arriva il 12 agosto 1933 a Chicago. Dovremo però aspettare parecchio per leggere questa storia perché prima dovrebbe uscire la riedizione riscritta di Dopo lunga e penosa malattia, terzo dei quattro romanzi brevi contenuti nel libro « L’aria del Lago » del 2001.

Quando trovi il tempo per scrivere e come scrivi?

Scrivo tutti i giorni, riesco sempre a trovare un po’ di tempo per scrivere e scrivo sempre a mano. Scrivo di mattina presto.

Che opinione hai degli agenti letterari? Ne hai uno?

Non ho un agente letterario, non mi serve. Ho un editore che mi tratta bene e mi trovo bene con lui.

Favorevole o contrario ai premi letterari? Hai mai partecipato? Sono state esperienze positive?

Favorevole, sono esperienze molto divertenti, se li vinci è molto bello e se li perdi non è successo niente.

La più bella soddisfazione avuta come scrittore?

La cosa più emozionante che mi è capitata è stato cenare con Mario Vargas Llosa alla finale del Premio Grinzane Cavour nel 2004.

Per cosa faresti carte false (editorialmente parlando)?

Non farei carte false per niente.

Che cosa fai nel tempo libero?

Leggo, che è un’attività importante, altrimenti faccio passeggiate a piedi nei dintorni di casa mia.

Un segreto che non hai mai svelato a nessuno…

Continuerei a non svelarlo a nessuno…

A chi devi dire grazie?

A Raffaele Crovi per primo, poi a Gianandrea Piccioli ex-direttore editoriale di Garzanti che continua a leggere i miei scritti anche se è in pensione e a tutto lo staff della Garzanti.

ambretta sampietro

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