In questo noir di Fred Vargas sono presentati tre storici che saranno protagonisti di alcuni dei suoi romanzi: Marc, Mathias e Lucien.
Tutti loro stanno attraversando un periodo, piů o meno lungo, di difficoltŕ economica, e anzi si definiscono senza problemi dei morti di fame: due di loro non hanno nemmeno un lavoro degno di questo nome ma ossessivamente si dedicano alla ricerca storica.
Signoria
Barcellona, 1799. Una cantante d’opera viene uccisa a coltellate ed il giovane Arnau, musicista di belle speranze che per ultimo si era appartato con lei viene arrestato immediatamente e condannato. Insomma, tutto sembra risolto per il giudice Massň, parvenu della nobiltŕ con la passione dell’astronomia ed una meno astratta passione per la bellissima Gaietana. Eppure, […]
Il tempo degli strani imperatori
Dicembre 1943, assedio di Leningrado. Arturo Andrade, soldato della legione Azul (i volontari mandati da Franco in aiuto a Hitler per tenersi buona la Germania ad un prezzo tutto sommato modico e liberarsi della sempre piů scomoda falange), č incaricato di indagare sulla morte di un altro soldato, sgozzato e dissanguato secondo un rituale sinistro. […]
Peppino Impastato. Un giullare contro la mafia
Č la notte del 9 maggio 1978 quando un’esplosione rompe il silenzio di Cinisi, in provincia di Palermo: Peppino Impastato muore, il corpo straziato da una carica di tritolo. La mattina dell’indomani tutti i giornali annunciano il ritrovamento del corpo di Aldo Moro, ucciso delle Brigate Rosse. Non c’č spazio per la morte di un […]
Ventiquattro nero
Seguo Cugia da una vita, ho letto ogni sua riga, e l’ho sempre preferito come autore (soprattutto radiofonico: dei bei tempi di Jack Folla) che come romanziere; ma in quest’ultima prova l’ho trovato in uno stato di notevole grazia, soprattutto stilistica. Il suo tocco delicato, intenso e rabbioso non risparmia nulla al nostro nevrotico presente: condensando in una trama dal battito noir (con nervature esoteriche) denuncia sociale, estrema e commossa fiducia nella parola letteraria e amore per il futuro.
Danza macabra
Nella luce incerta di una piccola chiesa tardogotica, al confine tra Italia e Slovenia, due amanti sono avvinghiati ad ascoltare una guida turistica che illustra gli splendidi affreschi. La Danza Macabra, la piů suggestiva tra le pitture, rappresenta la metafora dell’indistinguibilitŕ degli uomini di fronte alla Morte. E la Morte, con i suoi colori forti […]
Risveglio a Parigi
Tre amiche di trentadue anni, un’amicizia che dura da una vita e un viaggio a Parigi progettato circa vent’anni prima. L’adolescenza ormai č finita, l’etŕ adulta č da poco iniziata e la vita non ha risparmiato alle tre donne dolori e colpi bassi difficili da dimenticare. Ognuna di loro si porta dietro il proprio fardello […]
Il tempo che vorrei
Il tempo che vorrei č il quinto romanzo di Fabio Volo ma č anche l’unico romanzo suo che io abbia mai letto. Non posso fare paragoni quindi. Non so se ne leggerň altri, ad ogni buon conto. Mi incuriosiva l’attenzione che c’era intorno a questo autore cosě sono andato in libreria e l’ho preso. Caffč, […]
Pigmeo
Pigmeo. Uno sconforto per chi ha amato i precedenti lavori di Chuck Palahniuk, verosimilmente irrilevante per chi lo legge per la prima volta. La trama č pigra, incerta, soffocata in un turbinio di parole che nell’intenzione, forse, volevano rappresentare istantanee della mente nevrotica del protagonista, ma che si chiudono in un linguaggio fin troppo opprimente. […]
Il gioco dell’amore e della morte
Il sentimento piů forte e l’evento piů ricco di mistero: questo il filo conduttore dei diciannove superbi racconti curati e raccolti da Harlan Coben.
L’amore č un mostro
Nel tranquillo quartiere residenziale di Crescent si trasferiscono i coniugi Gutteridge. Giovane coppia londinese, Sherilyn e Brendan “molto belli, molto gelidi e molto riservati” sono i protagonisti del romanzo della psicoterapeuta Carol Topolski. La storia della vita e del crimine perpetrato dai Gutteridge č raccontata da tutti coloro che li hanno conosciuti, a iniziare da […]
Tutta colpa d’Alfredo
In questo giallo, ambientato a Bologna nell’estate del 1998, l’io narrante si presenta fin dall’inizio. O, meglio, si definisce come una persona che “puň raccontare come sono andate le cose, il mio nome, perň, non posso farlo”. Veniamo cosě a sapere che il racconto che stiamo per ripercorrere č frutto degli appunti che lui ha raccolto su una storia realmente accaduta dieci anni prima: chi scrive tiene anche a scusarsi per la forma scelta, il racconto, perché č “uno strumento precario” nell’epoca del villaggio globale, senza cioč l’immediatezza di un blog o di un social network.